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7 July 2010

Gli abitanti delle baracche

http://rainbowfootball.gazzetta.it/post/22974653

Gli abitanti delle baracche

Stefano Piazza

Dalla MISNA: “A Castelvolturno ho visto le stesse facce di Kennedy Road, ho visto le stesse case, le stesse baracche, la stessa povertà, quegli stessi sguardi bassi che noi però siamo riusciti a risollevare, ho capito che i poveri sono trattati male dappertutto nella stessa identica maniera, come nel Sud così nel nord del mondo. Per questo motivo dobbiamo unirci, far sentire una voce sola, andare oltre i confini, non avere altri arbitri del nostro destino se non noi stessi”. Virginia Mdlalose è un’abitante della baraccopoli di Kennedy road, periferia di Durban, luogo di una pesante azione repressiva da parte delle autorità sudafricane, a seguito della quale, nel 2005, nacque il movimento Abahlali baseMjondolo (in lingua zulu significa “gli abitanti delle baracche”). Lo scorso Maggio Virginia Mdlalose ha visitato diverse località in Italia per l’iniziativa “Mondiali al contrario”; tra queste, Castelvolturno, luogo simbolo dell’immigrazione e dello sfruttamento dei lavoratori stranieri in Italia.

Accidenti, leggi Durban e, subito, pensi allo splendido Moses Mabhida Stadium, sede, domani, della seconda semifinale di questo Mondiale (Spagna-Germania). Uno dei dieci monumenti allo spreco che la Rainbow Nation si ritroverà a dover gestire, in qualche modo, alla fine di questo Mondiale. Ma Durban è, appunto, anche questo, come ricordò (sempre alla MISNA) Thembani Ngongoma, un’altro abitante di Kennedy Road: “Come posso essere contento se non riesco nemmeno a permettermi il biglietto di una partita? Se i diritti contemplati da una tra le più belle Costituzioni al mondo vengono disattesi? Se i posti di lavoro che pure sono stati creati per la costruzione di stadi e altre infrastrutture sono tutti temporanei? Se non ho nemmeno una casa?”.