Carta: Una eccezionale intervista al presidente del movimento sudafricano Abahlali

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Una eccezionale intervista al presidente del movimento sudafricano Abahlali, oggi clandestino perche il governo e la finanza vogliono speculare sulle aree delle baraccopoli

intervista a S’bu Zikode di Francesco Gastaldon

ABAHLALI BASEMJONDOLO [«Quelli che vivono nelle baracche» in lingua zulu, «shakdwellers» in inglese], come abbiamo raccontato su Carta 35/09, è un grande mo-vimento sociale sudafricano nato alla fine del 2005 per protestare contro la ca-renza di servizi di base nelle baraccopoli e la mancata distribuzione di case nelle città. Il mo-vimento ha fin da subito denunciato l’atteggiamento delle autorità locali, incapaci di vede-re le esigenze reali dei poveri urbani. Abahlali si è diffuso nel Kennedy Road di Durban, poi in altri insediamenti informali nella regione del KwaZulu-Natal e in quella di Città del Capo.

Le battaglie principali di Abahlali si sono concentrate nel contrastare gli sgomberi indiscri-minati delle baraccopoli. Uno dei punti centrali della lotta del movimento è la volontà di es-sere considerati cittadini a pieno titolo e di essere consultati nelle decisioni che riguardano le loro vite. Nella sua breve vita il movimento è stato vittima di molti episodi di repressione e di tentativi di delegittimazione da parte delle autorità. La notte del 26 settembre quaranta uo-mini armati hanno attaccato l’insediamento di Kennedy Road, dove si trovava l’ufficio centra-le di Abahlali, uccidendo tre persone, distruggendo molte abitazioni e facendo fuggire centi-naia di famiglie. Secondo varie ricostruzioni, sembra che alcuni responsabili locali dell’African national congress [Anc], il partito di governo, siano coinvolti nella pianificazione degli attacchi. S’bu Zikode [nella foto], uno dei,promotori e presidente di Abahlali, è ri-masto senza casa e vive clandestino da quella notte in-sieme alla sua famiglia, dopo essere stato ripetuta-mente minacciato di morte. Carta è riuscita a incon-trarlo in una casa nei dintorni di Durban, dove è ospi-te da alcuni amici.